Si è svolta venerdì 20 ottobre, nel Labter del Parco Regionale Riviera di Ulisse a Scauri, la presentazione del Comitato Luigi Giura.
Il Presidente del Comitato, Emiliano Pimpinella, ha “narrato” dell’Ingegnere e delle vicende del periodo Borbonico, soffermandosi a più riprese sulle caratteristiche assolutamente geniali delle opere del Giura e sull’assurdità dell’oblio in cui sono cadute la sua figura e le sue opere.
Tra queste, la massima attenzione è stata ovviamente dedicata al Ponte Real Ferdinando sul Garigliano, il “Ponte delle Fate” ammirato da Lord Byron, che fu orgoglio del Regno delle Due Sicilie, primato tecnico di livello europeo e mondiale, e che, sottolinea Pimpinella, sarebbe arrivato fino ai nostri giorni perfettamente integro, se l’impalcato non fosse stato fatto “saltare” dai tedeschi arroccatisi sulla linea Gustav nel 1943.
Collegato via telefono da Milano, l’ing. Domenico Iannantuoni, socio fondatore del comitato e autore del libro “Il meraviglioso ponte sul Garigliano” ha brevemente ricordato la portata dei brevetti di Luigi Giura, il cui contributo fu fondamentale per la progettazione e realizzazione di alcuni dei ponti sospesi più noti al mondo, come per il famosissimo ponte di Brooklyn a New York.
Il comitato Luigi Giura si pone quindi il compito di portare alla luce una figura inauditamente dimenticata dalla storia e valorizzare le sue opere, tra cui in primis il ponte Real Ferdinando sul Garigliano, a Minturno.
Le prossime iniziative del comitato, di concerto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che tutela il Ponte sul Garigliano, saranno incontri divulgativi nelle scuole e collaborazioni con atenei nazionali per eventi di respiro anche internazionale, mentre si guarda già alla data del “compleanno del ponte” (10 maggio) per un evento in cui coinvolgere l’intera cittadinanza.
Sono intervenuti alla presentazione il presidente del Parco Riviera di Ulisse, Davide Marchese, il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, e l’assessore alla Cultura del Comune di Minturno, Mimma Nuzzo.
Erano inoltre presenti numerosi esponenti delle associazioni culturali del territorio e alcuni appassionati storici campani.